venerdì 4 dicembre 2009

** Luci di Natale **

Quel pomeriggio il viaggio in macchina verso i nonni avrebbe avuto un sapore diverso, particolare. Era un venerdì d'inizio dicembre e, con la mamma, Stefania e Marco erano andati a prendere il papà fuori dall'ufficio. Da lì sarebbero partiti per andare a passare il fine settimana dai nonni. Faceva freddo ma loro non lo sentivano. Troppa era l'esaltazione del momento. Finalmente in macchina, finalmente in viaggio verso i nonni. I bambini saltarono in silenzio ai loro posto, sul sedile posteriore della piccola utilitaria : un finestrino per uno. Mentre papà guidava, la mamma si riposava, fuori era buio.
E come d'incanto, luci di natale da scoprire ovunque : sui balconi, fuori dai negozi, sugli alberi... e ogni tanto si riusciva perfino a scorgere qualche albero dietro ad una finestra. Quelli erano i preferiti di Stefania, che si immaginava dei bambini attorno a quell'albero, dei bambini come lei e il suo fratellino. Era bello scorgere le lucine dietro alla finestra. Le sembrava perfino di sentire il profuno di buccia di mandarino sulla stufa o di legna bruciata. O anche di biscotti e latte caldo.
Facevano a gara, i due fratellini, a chi vedeva gli addobbi più belli, le luci più sfavillanti, gli angolini più suggestivi. E ce n'erano davvero tanti. Addirittura certi se li ricordavano dall'anno precedente. E li aspettavano... la strada era sempre quella. Piccoli gesti quotidiani, piccole certezze. Piccole abitudini.
E man mano che ci si allontanava da Milano verso Mantova la nebbia aumentava. E la nebbia donava al paesaggio che scorreva lento fuori dal finestrino un aspetto ancor più magico. Si vedevano le lucine più di ogni altra cosa, prima di ogni altra cosa. Ed ogni lampadina colorata creava attorno a se un alone colorato, lieve e soffice come zucchero filato. Le preferite di Stefania erano quelle verdi, quelle fucsia e quelle blu. Marco invece adorava quelle gialle e quelle verdi. Ogni tanto si chiamavano, i due fratellini, per mostrarsi a vicenda qualcosa di speciale, e si abbracciavano contenti.
Nell'aria l'odore pungente del letame si mescolava al profumo del freddo e della nebbia. Profumo di terra e di campagna a riposo. Il riposo dell'inverno dopo le fatiche della calda estate. Il silenzio delle serate d'inverno...
E ad un tratto la curva nota, che avrebbe svelato ai loro occhi di bambini la casa tanto amata, la casa dal cancello giallo.
I nonni erano dentro ad apettarli e sicuramente presto, anche loro, avrebbero fatto l'albero di Natale.
Miss Marple



4 commenti:

  1. Eccomi!!
    E sempre un piacere leggere i tuoi racconti.
    Un abbraccio
    Raffaella

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  2. mi mancava questo racconto....che bella quest'atmosfera natalizia che ci fa ritornare tutti un po' bambini!
    baci baci

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  3. E' smpre bello leggerti!
    buona serata
    mary

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